Tra poco, inizierò a camminare per chilometri sulle belle spiagge salentine, facendomi accarezzare dal suono del mare, compagno ideale di camminata. Vorrei indicare a tutti coloro che visiteranno il Salento, o anche ai salentini stessi, un percorso “marino”, davvero mozzafiato, nei pressi del Ponte del Ciolo, tra Gagliano del Capo e Santa Maria di Leuca. Qui, non troverete la battigia, ma un sentiero roccioso, che percorre un tratto di costa, immerso nella rigogliosa vegetazione mediterranea. I mesi consigliati per percorrerlo sono giugno e settembre, poiché è un percorso un po’ faticoso, e con il caldo torrido potrebbe divenire un incubo percorrerlo.
Io, e i miei compagni di camminata, siamo partiti da un posto chiamato “Torre Porto” di Novaglie, un paesino a circa sessanta chilometri da Lecce. Qui abbiamo trovato una torre distrutta dalle mareggiate e dall’aggressioni del tempo, risalente al XVI secolo, che ci ha fatto pensare ai tempi in cui questi luoghi erano frequentati molto spesso da corsari saraceni. Tutta la costa salentina registra la presenza di queste torri di controllo, che avevano un ruolo strategico. Diciamo che i pirati, nei secoli passati, venivano a trovarci spesso. Per non parlare dei Turchi!
Da qui è iniziato il nostro cammino, su per un sentiero chiamato “Sentiero Cipolliane”, che è ben segnalato, in quanto questa zona è stata inserita nell’area protetta denominata “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”. Il sentiero ha preso questo nome per la presenza di alcune grotte, precisamente quattro ripari di roccia a circa trenta metri dal mare, chiamate proprio “Grotte Cipollaniane”.
Ho saputo che le grotte hanno suscitato un notevole interesse da parte di archeologi e geologi, poiché sono ritenute un caso particolare per lo studio del paleolitico superiore. Ma non sono una scienziata e non voglio dilungarmi oltre. Posso solo raccontarvi la bellezza del posto con queste immagini. Panorami fantastici, pagghiare piccole e misteriose, serpeggianti muretti a secco, fiori e siepi tipiche della macchia mediterranea, lucertoline coloratissime, e poi soprattutto lui: il mare, blu scuro, grandissimo, gonfio, che ci ha tenuto compagnia lungo tutto il percorso.
Dopo circa tre chilometri di camminata, siamo giunti al famoso “Ponte del Ciolo”, un ponte alto poco meno di quaranta metri, da dove alcuni pazzi hanno avuto il coraggio di tuffarsi! Abbiamo pensato che il percorso finisse proprio lì, ma in realtà il bello doveva ancora venire. Infatti, perlustrando meglio la zona, ci siamo accorti di un sentiero in salita che partiva a poche decine di metri dal parapetto del ponte. Il percorso, dopo averci messo a dura prova, ci ha regalato visioni e paesaggi favolosi. Ecco qui cari amici le prove.
3 Comments