Ecco ci siamo. E’ arrivato il momento di un post dedicato tutto a Lecce, il mio capoluogo di provincia, la città dove sicuramente ho camminato di più nella mia vita. I miei passi, fatti nel suo bellissimo centro storico, sono ormai incalcolabili.
Posso dire di conoscerla bene, ma Lecce ha un potere straordinario, e cioè quello di stupirti ancora dopo anni. Si proprio così. E’ una città piccola, con un centro storico non molto esteso. Mi illudo sempre di aver visto tutto, ma in realtà non è così. Camminando nei suoi vicoli, mi succede spesso di guardare verso l’alto e di scoprire ancora oggi nuovi particolari, decori architettonici, balconi, cupolette, finestre meravigliose, stemmi e simboli di nobili famiglie. Per non parlare delle chiese, tante, troppe da memorizzare. Sono tutte così importanti che bisognerebbe specializzarsi solo in questo studio. Molte volte, camminando, mi fermo a guardare ancora meravigliata queste incredibili facciate barocche, e in contemplazione penso: “Ma che splendore!”. Insomma tutte queste chiese, i palazzi nobiliari, le colonne angolari, i portali, i frontoni, campanili, per poterli ammirare bene, richiedono assolutamente uno sguardo attento all’insù, mentre si cammina.
Le mie ultime scoperte ad esempio? Un palazzo arabesco in pieno centro storico (via Beccherie Vecchie), con una torre nel giardino molto simile ad un minareto.
Ora, vorrei darvi qualche consiglio nel caso in cui vi trovaste in giro nei vicoli di Lecce. Le foto, postate di seguito, rappresentano i miei edifici preferiti, osservati a testa in su, ma di bellezze da scoprire ce ne sono davvero tante. Sotto ogni foto vi segnalo anche la via, dove poter trovare queste meraviglie. Non riporto il numero civico, perché sta a voi essere attenti e aguzzare la vista, per trovare questi piccoli grandi tesori!
La Chiesa di San Matteo, in via Federico d’Aragona, dalla particolarissima superficie convessa.
La Chiesa di Sant’Irene, in via Vittorio Emanuele II, con il suo incredibile frontone.
Ovviamente non può mancare il prospetto settentrionale della Cattedrale della città, in Piazza Duomo.
La Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, presso il cimitero monumentale, è una delle testimonianze più incredibili della città.
La Chiesa e Convento delle Scalze, in Piazzetta Mariotto Corso, con la scultura di S. Michele Arcangelo che atterra il demonio.
La Chiesa del Carmine, in Piazza Tancredi, con la sua facciata ricca di festoni e statue
Sempre in Piazza Tancredi, si trova questo singolare balcone con arco.
Uno dei tanti eleganti e romantici balconi del centro storico, in Piazzetta San Giovanni dei Fiorentini.
Balcone con mensole e cornicioni in pietra leccese, con vista Duomo, in via Vincenzo Morelli.
L’albero più grande della città (dopo quello conservato nell’Ex Conservatorio Sant’Anna), in Vico Dei Sotterranei. Mi raccomando guardate sempre in alto, altrimenti non lo scorgerete!
Le mie colonne angolari preferite: la prima in via Marco Basseo, la seconda in via Guglielmo Paladini, e l’ultima in via Francescantonio Piccinni.
L’edicola con scultura più bella (a mio avviso) della città, collocata sotto uno splendido balcone di gerani, in via Carlo Russi, affianco la Chiesa delle Scalze.
I meravigliosi balconcini di Piazzetta dell’Arte della Stampa, un posto poco frequentato dai turisti, ma che rappresenta al meglio il fascino e l’eleganza del centro storico leccese.
Tutta la città merita un’attenta visita, e numerose lunghe camminate, ma la strada che richiede più attenzione e concentrazione, e dove non si dovrebbe mai abbassare lo sguardo, è via Giuseppe Libertini. Questa via collega l’antica Porta Rudiae a Piazza del Duomo, e presenta edifici ecclesiastici importantissimi, portoni di palazzi seicenteschi impreziositi da decori unici, portali, balconi con fiori in festa, fino poi ad arrivare ai bellissimi propilei, posti all’entrata di Piazza Duomo.
Un ultimo consiglio: se la sera vi perdeste nelle movimentate vie del centro, e per caso incontraste un diavoletto…
… correte il giorno dopo nella bellissima Piazza Sant’Oronzo, e fatevi benedire dal Santo patrono della città, sempre rigorasamente a testa in su!
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