Quante volte nella vita si cammina e ci si trova davanti ad un bivio. In quel momento si tira fuori lo smartphone, il gps portatile, la mappa, e si prosegue per una delle due strade. E se invece non esistesse nessun tipo di indicazione o di strumento in grado di indicarti la direzione? Allora in quel caso si deve fare soltanto una cosa.  Bisogna fermarsi. Respirare, rimanere in silenzio e ascoltare il segnale più potente: il nostro cuore.

Capo di Leuca

Capo di Leuca

L’ultima escursione di Made For Walking è avvenuta a dicembre. Sono passati quasi due mesi senza un evento. Ma c’era necessità di fermarsi e capire alcune cose alla luce dei fatti avvenuti e dei bivi che erano davanti.  A dicembre sono stata catapultata in una nuova avventura. Mi sono ritrovata vincitrice di un bando che mi ha dato la possibilità di realizzare un piccolo grande sogno: scrivere una guida da viaggio dedicata al camminare. La prima guida sarà tutta dedicata al Salento e ai luoghi più particolari dove mettere piede. A parte la mole enorme di lavoro, che speriamo dia presto i suoi frutti, è sorta in me una domanda. Più di una. E’ giusto continuare con l’attività associativa che porta via tanto tempo ed energia? Sono nate tante associazioni ormai che si occupano di escursionismo, forse non è il caso di chiudere tutto e ricominciare a scrivere semplicemente sul blog proprio com’era prima all’inizio di tutto? Qual è il messaggio che Made For Walking vuole portare in giro come associazione?  Era arrivato il momento di fermarsi.

Capo di Leuca

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Da quando ho aperto il blog, tante cose sono cambiate. Tutto in così poco tempo. La domenica i camminatori esperti o in erba della Puglia possono scegliere tra un ventaglio di proposte ormai numerosissime. Il camminare ormai è una vera e propria moda. Riccardo Rella, il presidente di Speleo Trekking, e pioniere dell’escursionismo in Puglia, vent’anni fa quando iniziò a inerpicarsi sulle falesie della costa salentina, non credo che pensasse che centinaia e migliaia di persone lo avrebbero seguito nei due decenni successivi. Ora le associazioni escursionistiche sono davvero parecchie. Ormai in tanti si occupano di trekking, hiking, nord walking ecc… E io personalmente ne sono solo felice. Ma rimango vigile e attenta. Perché da strumento di penetrazione di un territorio, in alcuni casi, anche una pratica così pura e semplice come quella del camminare, si può trasformare in uno strumento di conoscenza mordi e fuggi dei luoghi, o essere solo e soltanto un’attività sportiva. In questi casi è giusto usare la parola camminare, a me così cara? Preparare l’attrezzatura tecnica, le bandane, il contachilometri o contapassi, e dire a voce alta i chilometri fatti e il tempo di percorrenza, non è tipico dell’atteggiamento di uno sportivo? L’anima di un vero camminatore se ne frega in realtà di tutto questo? Non c’è niente di male poi intendiamoci. Lo sport, si sa, fa bene a tutto. Sono felice che ci sia tanta attività fisica in giro all’aria aperta. Ma credo ci sia necessità di riflettere ogni giorno, sia come camminatrice e sia come presidente di questa associazione, proprio su queste sottili differenze. Credo che tutte le associazioni che si occupano di escursionismo (la nostra inclusa) dovrebbero avere chiari i propri obiettivi. Cosa facciamo? Ci occupiamo di sport? Di marketing territoriale? Di natura e ambiente? Di cammini sacri o di strade meno battute? O di Camminare?

Tutto, e dico tutto, quello che rappresenta il camminare per me è racchiuso in bellissimo saggio di Fredreric Gros, dove questo filosofo francese discute proprio sulla differenza fra sport e camminare, e in un passo splendido ci dice: “Camminare, però, impregna… Il corpo diventa un impasto della terra che calpesta. E pian piano, così, esso non è più nel paesaggio: è il paesaggio. Non è necessariamente dissoluzione, come se il camminatore svanisse e ne diventasse una semplice inflessione, una linea supplementare. Perché in lui d’improvviso quel rapporto s’illumina. E’ come un istante che esplode. Fuoco d’improvviso: il tempo s’infiamma. Allora, il sentimento d’eternità è di colpo quella vibrazione delle presenze. L’eternità, qui, come scintilla.”.

Capo di Leuca

Capo di Leuca

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E’ per questo che bisogna andare avanti. Ho scelto di imboccare la strada della continuità e proseguire nella ricerca solo di quelle scintille. E vorrei che quelle scintille colpissero tutti noi. L’associazione continuerà a portare avanti il suo messaggio originale: “perché il camminare ci salverà”. E’ qui la chiave di tutto. Il camminare fa bene ai territori, alle comunità, ma soprattutto alle nostre anime irrequiete e erranti. E’ questo il messaggio che voglio trasmettere.

In queste settimane proprio ferma non sono rimasta. Figuriamoci. Sono ritornata camminare sola nelle campagne a due passi da casa, e sono andata incontro al vento e a salutare gli alberi  del vicinato. Insieme a Daniela poi (la nostra guida AIGAE) e all’Associazione Ramdom abbiamo portato a camminare giornalisti e blogger nelle Terre Estreme del Capo di Leuca in due tour privati (le foto fanno riferimento a quei giorni). Durante questi tour a piedi l’incontro con un grande giornalista ci ha illuminato. Lungo uno sentieri più evocativi del Salento, si è fermato all’improvviso, ha guardato me e Daniela negli occhi e ha detto: “ La rinascita del Sud d’Italia e del mondo è tutta in mano a donne come voi, che mettono passione e gentilezza in ogni loro passo.”. Ed è stato un invito a non mollare, a portare il nostro messaggio dovunque, e ritornare ad avere coraggio. Coraggio di camminare ancora, e fermarsi solo ogni tanto.

Capo di Leuca

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Vi annuncio, quindi, tre grandi novità:

–       abbiamo avviato la procedura per aderire come associazione ad una associazione nazionale più grande e organizzata che assisterà tutti nostri associati e ci permetterà finalmente di organizzare viaggi a piedi;

–        stiamo organizzando un lungo viaggio a piedi che partirà domenica 29 aprile e toccherà tutte le province della Puglia e sarà aperto a tutti i soci;

–       ci saranno due eventi a marzo prima della partenza del viaggio a piedi che ci faranno conoscere altri grandi genius loci del Salento.

Tutto qui. Vi aspetto amici, lungo la strada.

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