Qui oggi piove e non c’è niente di meglio da fare, durante queste giornate uggiose, che ricordare e scrivere dei momenti più felici dell’estate.
Poche settimane fa sono stata in Costiera Amalfitana, invitata ad un matrimonio di due miei carissimi amici. L’idea iniziale era quella di prendere un’areo dopo la festa e continuare le vacanze in qualche capitale europea. Poi pensandoci bene mi son detta: “Cavolo, sono in uno dei posti più belli del mondo, perché spostarmi da qui?”. E così ho pianificato un po’ di camminate in questo tratto della costa campana patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Ve ne parlerò nei prossimi post.
Le prime due giornate le ho trascorse a Ravello. Qui è stato celebrato anche il matrimonio cui ero stata invitata. I miei amici non potevano trovare location migliore. Da sogno.
Non avevo mai visitato questo piccolo borgo della provincia di Salerno. Una mia amica salernitana mi aveva solo detto prima del viaggio: “Pensa che Ravello è il paese più fotografato della Costiera”. Mi sono bastati pochi, pochissimi minuti per capire il motivo. Da alcune terrazze del paese, si gode il panorama più bello della Costiera. Ravello è, infatti, collocato a circa 400 metri sopra il livello del mare, e sovrasta le località di Maiori e Minori. La vista panoramica sul Mar Tirreno e il Golfo di Salerno è tra le più famose al mondo. Qui i miei stessi piedi si sono arrestati, immobilizzati, davanti ad uno spettacolo del genere. Qui la mia passione per il camminare ha avuto una battuta d’arresto. Non avevo più il desiderio di muovermi. Sono stata paralizzata davanti a tutta questa bellezza. Sarei voluta rimanere giornate intere a godere di quei paesaggi incredibili. Mi sono detta: “Basta, io rimango qui! Che cosa posso chiedere di più a questa vacanza?”. Ma si sa: l’uomo non si accontenta mai, e il mio spirito di esplorazione mi ha portato oltre. Ho girato in lungo e il largo il paesino e il giorno dopo ho continuato il viaggio in altre località.
Se un giorno doveste mai trovarvi da queste parti, a mio avviso dovreste mettere piede in questo posto: Villa Rufolo. Passeggiare qui vi farà bene allo spirito. So solo che se vivessi a Ravello, mi basterebbe camminare in questo posto per ritrovare la pace. Qui hanno camminato e avuto il mio stesso pensiero nientepopodimeno che (in ordine cronologico): Boccaccio, Gregorovius, Wagner, Lawrence e Jaqueline Kennedy… e tante altre celebrità. Insomma un posto che sin dall’epoca della sua costruzione (XIII secolo circa) ha stregato tutti. Questo complesso monumentale, che porta ancora il nome della famiglia che lo realizzò, è frutto di una sintesi perfetta tra architettura araba, sicula e normanna. Il suo giardino, invece ottocentesco, è uno dei posti più romantici dove fare una passeggiata, ed è chiamato anche “Giardino dell’Anima”.
La camminata inizia dalla Torre d’Ingresso, posta sulla stessa piazza dove si affaccia il Duomo di Ravello. La funzione della Torre è sempre stata ornamentale, ed è sormontata da una cupola ad ombrello costolonata e caratterizzata da un portale con arco ogivale.
Da qui, dopo aver pagato l’ingresso (5 euro), si prosegue lungo un viale che giunge al Cortile o Chiostro Moresco. Il chiostro si sviluppa su tre bracci. Consiglio: percorretelo a metà e raggiungete il lato opposto a quello d’ingresso. Voltatevi e ammirate il bellissimo loggiato di colonnine binate con annodamenti fogliati.
Dopo il Cortile si trova una scalinata che porta alla Torre Maggiore, alta più di trenta metri e simbolo della potenza economica e sociale dei Rufolo. Purtroppo non è ancora visitabile per i lavori di restauro in corso (si dice che lo sarà nel 2016). Sicuramente la vista panoramica dalla Torre sarà una cosa incredibile, che si estenderà dalla montagna al mare. Per consolarsi dal divieto d’ingresso alla Torre, ci si sposta da qui verso il “magico giardino incantato di Klingsor”, così definito da Richard Wagner perché ritrovò materializzate in questo posto le sue visioni fantastiche. Qui oltre a piante esotiche, pini e cipressi è collocato un antico pozzo e la Sala dei Cavalieri dalle enormi arcate ogivali.
Proseguendo l’itinerario vi troverete nell’incredibile giardino di Villa Rufolo sviluppato su due livelli. L’autore di questa opera magnifica è stato Neville Reid, botanico scozzese che architettò nell’Ottocento tutta questa bellezza. Alcuni dei giardinieri, che si prendono cura ogni giorno di queste terrazze fiorite, sono parenti e discendenti dei giardinieri che insieme a Reid hanno creato il “Giardino dell’Anima”. L’amore per queste piante e fiori in pratica è stato tramandato da generazione in generazione.
Il giardino superiore si affaccia sul meraviglioso panorama del Belvedere. Qui, scendendo verso i giardini inferiori potrete ammirare la platea e il palco del Ravello Festival, festival culturale e musicale che si tiene annualmente a Ravello da giugno a settembre. Camminare sul palco che ogni anno viene costruito per l’occasione, proteso nel vuoto, vi emozionerà sicuramente. Una volta giunti in questa zona del giardino sono sicura che scatterete decine di foto e vi farete coccolare da tanta bellezza tutta insieme.
Dopo una lunga pausa nel giardino, scendendo lungo il lato settentrionale di quest’ultimo, si incontrano i resti della Balnea (terme), il Bagno turco, e l’antica sala da pranzo coperta da volte a crociera. Tutti questi ambienti stanno subendo importanti restauri che termineranno il prossimo anno. Una volta usciti dalla Villa vi consiglio tante passeggiate nei vicoli stretti del paese per riscoprire quant’è bello camminare nei centri storici completamente pedonalizzati, senza il rumore di motori e clacson, e senza preoccuparsi di nulla se si attraversa da una parte all’altra.
Poi dopo tutte queste camminate vi meritate un bel babbà alla crema di limoncello (Ravello è famosissima per i suoi limoni e per le creme e liquori preparate con questo agrume)… approfittatene pure!