Da pochi giorni è passato il mio compleanno e per me rappresenta il vero capodanno. In quel giorno faccio tante riflessioni e valutazioni sull’anno appena trascorso. Domande di senso e senza senso. Mi son chiesta anche qual è stata la camminata più bella della stagione 2015/2016. La risposta è venuta subito. Senza dubbio il Sentiero degli Dei, il percorso più completo per un’escursionista alle prime armi come me. Mare, monti, paesaggi mozzafiato, rocce affioranti, scogliere a strapiombo, e tante salite e discese spettacolari. Credo che non si possa volere di più da un percorso a piedi. Ci sono stata le prima settimana di settembre, in una giornata di sole fantastica, ma il Sentiero degli Dei sicuramente non perde il suo fascino nemmeno nelle giornate uggiose invernali. Un sentiero da fare tutto l’anno e in tutte le stagioni. Forse l’unico mese da evitare è agosto per il troppo caldo, perché molto esposto al sole della Costiera Amalfitana. In poche parole è uno di quei posti in cui necessariamente prima o poi ognuno di noi dovrebbe metter piede.
Il Sentiero degli Dei è famosissimo nel mondo dell’escursionismo e dei viaggi. Rappresenta una delle attrazioni principali della Costiera Amalfitana. Il sentiero collega il paese di Agerola con Nocelle, piccola frazione di Positano alle pendici del Monte Pertuso. Se si parte da Agerola si è avvantaggiati con le numerose discese e si può godere per più di metà percorso di una spettacolare vista su Capri. I chilometri da fare a piedi sono circa otto, ma occorrono almeno tre ore a percorrerlo. E’ un percorso che richiede passo lento, respiri profondi e silenzi. Ma soprattutto ci si ferma in continuazione per fare tante foto. La straordinaria bellezza del posto toglie le parole. Non a caso si chiama Sentiero degli Dei. E’ la stessa strada che le divinità greche percorsero per andare a salvare Ulisse dalle sirene, che lo tenevano prigioniero li vicino nelle isole de Li Galli. Ancora oggi lungo questo sentiero si sente il profumo di divino.
Ora vi passo qualche informazione utile circa il percorso. Vi basterà raggiungere la piazza principale di Bomerano piccola frazione di Agerola (precisamente Piazza Paolo Capasso). In piazza non ci sono molti parcheggi, quindi vi conviene proseguire e trovare un posto auto gratuito nel grande parcheggio che vi troverete dopo pochi metri sulla destra (credo che sia il parcheggio di una scuola). Ritornate in piazza e prima di mettervi in cammino comprate il vostro pranzo a sacco nella deliziosa salumeria affianco al fruttivendolo. Qui prodotti tipici di Agerola (ad esempio il fior di latte) abbondano. Sono convinta che vi troverete il panino che stavate cercando. Non concentratevi solo sul companatico ma pensate anche a portare tanta acqua con voi. Dopo aver provveduto al pranzo, che vi godrete su una delle tante panchine lungo il percorso, è il momento di mettersi in cammino. Sempre in piazza (affianco la gelateria che fa angolo) troverete un grande cartello che vi segnalerà l’inizio del percorso. La camminata inizia sull’asfalto e continua così per qualche chilometro (dovrete percorrere tutta Via Pennino e Via Colle Serra), attraversando cortili e piccoli orti e lasciando man mano il paesino alle spalle. All’inizio del vero sentiero troverete una segnaletica su di una parete rocciosa che vi da il benvenuto con due grandi citazioni, una di Italo Calvino l’altra di D. H. Lawrence. Dopo pochi metri il percorso inizia a essere vertiginoso, tortuoso, irregolare, ma soprattutto spettacolare. Il mare blu intenso e le spiagge, dall’alto piccolissime, saranno sulla vostra sinistra sussurrandovi che sono li da sempre.
La vegetazione è molto variegata e dai pochi arbusti ed erba, che si trovano all’inizio, si passa ad una macchia più fitta ricca di lecci, corbezzoli, erica e rosmarino circa a metà sentiero. Incontrerete poi burroni, cavità naturali e grotte enormi. Ma anche tanti ruderi e case abbandonate, che ricordano quel mondo contadino che fino a poco tempo fa si prendeva cura dei campi terrazzati con tanta fatica e sudore. Al di là del mito, il Sentiero degli Dei, altro non é che una secolare mulattiera e l’unica via di collegamento tra i borghi della Costiera Amalfitana fino alla costruzione dell’attuale strada statale costiera.
Una cosa molto importante da fare lungo il percorso è quella di seguire sempre la segnaletica orizzontale (striscia bianca e rossa per terra) che incontrerete nei momenti cruciali. Vi sconsiglio vivamente di lasciare anche solo per un momento il sentiero segnalato. Potrebbe essere davvero molto pericoloso, e gli incidenti lungo questo percorso sono avvenuti sempre solo quando qualcuno ha pensato bene di lasciare la via principale. Incrocerete ogni tanto anche della segnaletica verticale e la vostra direzione deve essere sempre “Nocelle – Positano”.
Alla fine del sentiero, prima di arrivare nel centro storico di Nocelle, troverete sulla sinistra un carinissimo baretto con vista mare dove potrete trovare subito sollievo con spremute, limonate fatte con i limoni della Costiera, granite e tanto altro. Credo che sia stata una delle pause e soste più belle della mia vita. Qui non ho fatto foto ma mi sono goduta il momento. Il bar lo riconoscerete dai pomodori e peperoncini appesi sui muri o penzolanti dal soffitto. Una volta rifocillata, ho deciso di tornare a piedi ripercorrendo a ritroso il Sentiero degli Dei. Questo perché per ritornare ad Agerola, è necessario prendere prima il pullman della SITA che da Positano (Nocelle e Positano sono divise da più di 1000 gradini) vi porta ad Amalfi; e poi da Amalfi un altro bus per Agerola. In un altro posto magari si, l’avrei presi, e non sarei stata tanto sportiva. Ma credetemi, sempre che non sia cambiato qualcosa negli ultimi 5 mesi (e non credo), ve lo sconsiglio vivamente. La frequenza dei bus Positano-Amalfi, Amalfi-Agerola è incredibilmente bassissima. Se per una manciata di minuti perdete una coincidenza, siete costretti ad aspettare ore. Tanto vale camminare e rifare il percorso ammirando il paesaggio da un altro punto di vista, meno marino e più selvaggio ma sempre fantastico.
A rientro, quando incontrerete di nuovo le targhe con le due citazioni di Calvino e Lawrence fermatevi e leggetele lentamente e poi chiedetevi: “Sono o non sono in uno dei posti più belli del mondo? Mi sento fortunato?”. La risposta sarà solo e soltanto un grande SI.
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