Tre storiche dell’arte a Firenze. E così io e le mie amiche (ex colleghe d’università) ci siamo regalate cinque giorni di mostre e musei in questa incredibile città. Gli obiettivi sono stati quelli di camminare per ore, e vedere quanti più musei e mostre possibili.

Molte volte, durante i miei studi universitari, ho sentito parlare di Cosimo I e di sua moglie Eleonora di Toledo, duchi di Toscana nel ‘500. Dopo chilometri in giro per la città (rigorosamente a piedi), ho capito che sono ancora i signori della città. Ho avvertito la loro presenza e la loro magnificenza dappertutto. Il loro mecenatismo ha decorato e arricchito la città per l’eternità.

Firenze dall'alto

Sarebbe inutile parlare di Firenze capitale del Rinascimento. Tutti abbiamo conosciuto Michelangelo, Raffaello e Brunelleschi e i loro colleghi, e tutti abbiamo vagamente sentito parlare della famiglia dei Medici. Ma vorrei solo indicarvi un bellissimo percorso, fatto di tre tappe obbligatorie, per comprendere la grandezza di questi due personaggi incredibili, Cosimo ed Eleonora, uniti in matrimonio, ma molto innamorati:

• La prima tappa è Palazzo Vecchio, il cui progetto e realizzazione furono affidati da Cosimo I a Vasari. Camminare in queste sale vi toglierà il fiato.

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Vi segnalo alcune particolarità: la scultura dell’unico putto al mondo con genitali femminili in una delle bellissime sale; la tela del ‘400, attribuita al Maestro del Tondo Miller, “Madonna col Bambino e San Giovannino” con disco volante (un UFO, proprio così!); l’incredibile cappella privata di Eleonora, completamente affrescata dal Bronzino.

Palazzo Vecchio

Dentro il palazzo, io e le mie amiche abbiamo conosciuto un signore simpaticissimo che lavorava lì come custode. Oltre a raccontarci segreti e aneddoti di Cosimo ed Eleonora, ci ha confidato che il suo babbo è nato e cresciuto nel Salento, trasferitosi poi negli anni ‘50 a Firenze per trovare lavoro. Mentre raccontava del padre e delle sue origini, eravamo nella sala più importante del palazzo, il fiore all’occhiello di Cosimo I. Mi è caduto l’occhio sul suo tesserino di riconoscimento, dove vi era scritto: COSIMO TOSCANO. Insomma, era scritto già nel suo nome e cognome che avrebbe avuto a che fare con la Toscana e con un certo Cosimo.

Il giardino di Boboli, per #MadeForWalking, è stato il posto più magico e incantato di Firenze. Un parco di 45.000 metri quadri, che Cosimo I ha costruito per amore della moglie, la quale, essendo una donna del Sud di origine spagnola, soffriva la mancanza del mare, della natura, e dei paesaggi del suo posto natio. Il marito, quindi, ha acquistato Palazzo Pitti da una famiglia di banchieri in rovina, e ha trasferito tutta la corte da Palazzo della Signoria (chiamato dopo Palazzo Vecchio proprio per questo motivo) nella nuova residenza. Oltre a restaurarlo completamente, ha pensato bene di arricchirlo con un immenso giardino, in modo che la moglie non sentisse più la mancanza di paesaggi naturali.

Giardino di Boboli

Troverete: un laghetto con un isolotto posto al centro, dove è collocato uno splendido agrumeto; corridoi e labirinti di siepi che sfociano in decine di sentieri alberati; statue romane e bellissime fontane; viste panoramiche incredibili.

Giardino di Boboli

Giardino di Boboli

Giardino di Boboli

Giardino di Boboli

Giardino Boboli

Insomma, credo che camminare qui faccia proprio bene alla salute, e aiuti a ristabilire un’armonia con il mondo, circondati da tanta bellezza.

Giardino di Boboli

• Altra tappa obbligatoria è la visita alle Cappelle Medicee: in questo museo statale di Firenze sono sepolte le spoglie dei Medici. In particolare, la Cappella dei Principi è stata ideata proprio da Cosimo I. Ecco, una volta entrati in quest’ultima, credo che vi mancheranno le parole per un paio di minuti. Vi basterà sapere che, per decorare questa cappella di forma ottagonale, è stato creato il famosissimo Opificio delle Pietre Dure, tuttora uno degli Istituti di restauro più importanti del mondo. La cappella, alta più di 50 metri, è completamente decorata con la tecnica del “mosaico fiorentino”. Inoltre poi troverete nell’adiacente cripta, le sepolture di Cosimo I e Eleonora.

Cappelle Medicee

Qui, mi è dispiaciuto tanto notare l’epigrafe di Cosimo I nascosta dietro i portacartoline del bookshop. Che tristezza, proprio il mio Cosimo, il più grande mecenate rinascimentale dopo il Lorenzo il Magnifico!

Insomma, queste tre tappe ci hanno fatto sognare a occhi aperti, ma tutta la città merita di essere visitata in lungo e in largo. Abbiamo camminato tantissimo per cinque giorni, senza quasi mai prendere mezzi pubblici, ma molte volte ci siamo ritrovate ferme e immobili davanti a tante meraviglie, con gli occhi pieni di bellezza.

Grazie Cosimo ed Eleonora, per sempre signori di Firenze.

Cosimo I

Eleonora da Toledo

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